Furizon Riots: guida alla sopravvivenza nel deserto

Anche quest'anno torniamo per raccontarvi la nostra esperienza all'ultima edizione di Furizon: preparatevi ad affrontare la ferocia del deserto e delle sue temibili bande di predoni!

Disclaimer: tutto il materiale multimediale presente all’interno di questo articolo è stato scattato e registrato dal sottoscritto durante l’evento Furizon Riots (svoltosi dal 28 maggio al 1 giugno 2022), fatta eccezione per la foto di gruppo, gentilmente concessa da Drachetto.
Le immagini riguardanti il dealers den sono state ottenute previa autorizzazione di ogni singolo artista.

Banner per Furizon Riots disegnato da Jacopo Camagni.

Vi auguro una buona lettura!

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Non so se ci abbiate fatto caso, ma è passato giusto un pochino di tempo dall’ultima volta in cui ho parlato di Furizon, eh? Vi dirò, questi quattro anni non sono stati poi così interminabili, mi sembra trascorso solo qualche mese se penso a quando sono ripartito da Casa Magnola dopo la foto di gruppo dell’ultima giornata… Certo, il signor Covid ha sicuramente dato il suo (decisamente poco gradito) contributo in tutto ciò, ma in questi casi cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, e posso FINALMENTE dire di trovarmi di nuovo qui a parlare di ciò che più in assoluto riesce a farmi adorare questa community: gli eventi!

Quest’anno, la prima Associazione di Promozione Sociale italiana dedicata al furry fandom è tornata col botto: nuovo tema, nuove attività e soprattutto NUOVA LOCATION! Ma iniziamo a snocciolare un po’ di dati… 65 stanze, un totale di 150 posti letto, bar, centro benessere e un ampio cortile tutto dedicato alla struttura: sono queste le qualità che giocano a favore del Park Hotel Sacro Cuore, situato in quel di Cavalese (TN). A dirla tutta, mi ha strappato un sorriso notare come, nonostante sia stata la prima volta in questo albergo, i partecipanti abbiano addirittura superato quota 130, rischiando così di sfiorare la capienza massima: chapeau ragazzi!

La posizione dell’hotel di quest’anno. Cliccate qui per visitare il sito web della struttura!

L’accoglienza alla reception di Furizon è stata molto… particolare! Ma a noi piace così ❤️

Conbook, badge, depliant e tessera socio ricevuti al check-in

Ma non è tutto, perché anche l’aspetto legato al viaggio è stato degno di nota. Il territorio della provincia di Trento è ormai “di casa” quando si parla di Furizon, ma stavolta ho particolarmente apprezzato la posizione strategica dell’hotel, semplice da raggiungere e distante non più di una ventina di chilometri dall’uscita autostradale.
Ma ciancio alle bande e iniziamo ad entrare nel vivo di questa sesta edizione, perché la location non è stato l’unico cambiamento… infatti, come da tradizione, nuovo anno significa anche nuovo tema: questa volta, spietate battaglie all’ultimo sangue nel bel mezzo del deserto sono state le protagoniste a Furizon. “Riots”, infatti, è in realtà la riproposizione del tema che avrebbe dovuto caratterizzare l’evento nel 2020, prima dell’arrivo… dell’APOCALISSE, appunto! D’altronde, non è di questo che si parla? Beh sì, effettivamente la differenza è che stavolta la catastrofe è stata contraddistinta da desertificazione, anarchia e bande di predoni disposti a tutto pur di sopravvivere, piuttosto che da una pandemia di dimensioni globali 😛
E, come se non bastasse, questo tema ad alto tasso di “Mad Max: Fur(r)y Road” ha fatto sì che il conbook, il badge e persino la tessera socio fossero conditi da meravigliose illustrazioni: un plauso va quindi a tutti gli artisti che hanno contribuito al loro sviluppo!

Ma, parlando di arte… le tante novità di quest’anno hanno fatto sì che Furizon abbia finalmente potuto definirsi per la prima volta una vera e propria furry convention, e in quanto tale non si tira certo indietro quando si tratta di sostenere arte e creatività. A tal proposito, a guadagnarsi una menzione d’onore è l’artist alley, chicca particolarmente apprezzata dagli artisti e da chiunque avesse avuto necessità di uno spazio tranquillo per concentrarsi sul proprio lavoro.
Ma se vi dicessi che stavolta l’arte si è letteralmente intrufolata ovunque, persino nelle camere di ogni singolo partecipante? Certo, come ogni convention che si rispetti non poteva ovviamente mancare un dealers den degno di tale nome, ma per la prima volta Furizon ha scelto di andare oltre! Chi ha già partecipato almeno una volta ad Eurofurence negli scorsi anni si ricorderà probabilmente di EF Prime, il servizio in onda in locale su tutte le TV dell’hotel… ecco, FurizON TV riprende questo concetto e lo trasforma, proponendolo con una formula rinnovata e adattata all’evento. Sintonizzandosi sul canale 400 di qualsiasi TV all’interno della struttura, infatti, era possibile vedere una serie di brevi spot pubblicitari creati ad hoc per gli artisti partecipanti al dealers den (e non!) così come, ciliegina sulla torta, dirette live di svariate attività dell’evento.
Insomma, le attività caratteristiche di una vera e propria convention non si sono certo fatte mancare. Come sempre, anche quest’anno artisti e makers da tutta Italia non hanno rinunciato a riunirsi in uno spazio dedicato per esporre le proprie opere, merchandise, e ovviamente aprire commissioni per tutti i partecipanti interessati. In conclusione, un dealers den di tutto rispetto che ha saputo soddisfare e addirittura superare le aspettative, grazie soprattutto alle nuove proposte arrivate con quest’ultima edizione di Furizon.

Curiosi di vedere altre creazioni degli artisti al dealers den? Seguiteli sulle loro piattaforme!

Per rimanere in tema “classici intramontabili”, poteva forse mancare la tipica fursuit walk ad un evento di questo calibro? Certo che no, che domande! Osservare le svariate reazioni della gente per strada è una delle cose che più in assoluto adoro del fursuiting, e quale modo migliore per farlo se non con decine di fursuiters mentre sfilano attraverso il centro di Cavalese? Purtroppo domenica il meteo non si è proprio schierato dalla nostra parte, ma aver spostato l’iniziativa alla giornata successiva si è fortunatamente rivelata una mossa funzionale. Che dire, farsi un chilometro di puro spasso tra le stradine del centro, osservando le più disparate espressioni di turisti e cittadini non ha semplicemente prezzo! Lascio dunque la “parola” alle immagini, che in questi casi sapranno raccontare quei momenti sicuramente meglio di me.

Sebbene fossimo appena a metà convention, una volta tornati all’hotel lo staff ha colto il momento di riunione per scattare la foto di gruppo definitiva di quest’edizione di Furizon. Mossa astuta anche in questo caso, poiché ci ha permesso di essere tutti presenti nella foto (… tranne i fotografi), senza rischiare che qualcuno fosse già partito per tornare a casa nel corso dell’ultima giornata.

Ma non è finita qui, perché i nostri amici fursuiters non avevano ancora terminato di deliziarci con le loro performance! Ci trovavamo in un piccolo paesino di montagna e, si sa, l’incontro tra natura incontaminata e fursuiting ha da sempre rappresentato un concetto estremamente affascinante… e trattandosi di animali antropomorfi non ci si poteva certo lasciar sfuggire l’occasione di farsi immortalare nel bosco! Raccattati auto e furgoni, il photoshooting alle cascate di Cavalese ci attendeva insieme ai suoi panorami mozzafiato.
Oltre a regalarci background meravigliosi con cui il team A/V ha potuto sbizzarrirsi a volontà, i più temerari si sono incamminati sul sentiero per raggiungere il ponte in cima alla cascata e portarsi a casa scatti ancora più folli. Proporre ulteriori attività all’esterno della struttura principale è sempre molto apprezzabile, soprattutto considerando la località montana che merita assolutamente di essere visitata, e riuscire a farlo con questo pretesto si è dimostrata essere una combinazione vincente!

Alla luce del giorno abbiamo fatto del nostro meglio per divertirci ma, di notte… ci siamo trasformati (il bello è che non ci è nemmeno servita la luna piena)! Ogni serata era accompagnata da disco e dj set sempre differenti, e insieme al cocktail bar e al beer garden erano la scusa perfetta per non dire mai di no alle ore piccole. Anche i fursuiters hanno potuto scatenarsi grazie ai ventilatori, che hanno permesso loro di restare in pista un po’ più a lungo.

Pellicce dai colori sgargianti incontravano i riflessi delle luci, dando vita a uno spettacolo quasi ipnotico: insomma, animali da palcoscenico a tutti gli effetti!

Per oltre 5 giorni di fila ci siamo totalmente dimenticati del significato della parola “noia”, e Il divertimento sfrenato è sempre stato all’ordine del giorno, ma passiamo per un attimo a toni un pelino più seri e tranquilli. Ormai l’abbiamo capito: quest’anno Furizon ha avuto tutte le carte in regola per considerarsi una convention a tutto tondo… e, in quanto tale, ci sono state anche tante occasioni in cui contenuti e divulgazione hanno giocato il ruolo di protagonisti. Mi sto chiaramente riferendo ai panels, veri e propri “seminari” a tema furry, i quali hanno rappresentato preziosi momenti in cui i relatori hanno potuto condividere con i partecipanti opinioni e conoscenze in merito a molteplici argomenti. Si tratta di attività che ho sempre avuto molto a cuore per la loro natura divulgativa e condivisiva, e anche per questo motivo ho deciso di non perdermene nemmeno uno durante tutto il corso dell’evento: seguitemi in questa rapida carrellata per scoprire di cos’abbiamo discusso!

La mia prima convention

“Introduttivo” è letteralmente il miglior aggettivo per descrivere questo panel, in tutti i sensi! Non solo perché è effettivamente stato il primo in assoluto, ma anche per ciò di cui ha discusso Spritz durante la sua presentazione. Il titolo è tutto un programma, ed ha voluto essere un’infarinatura per tutti quei furries ancora “vergini” da qualsiasi convention, parlandoci delle basi su come vivere al meglio la propria esperienza durante l’evento, partendo dalle più generiche regole di comportamento, passando al modo con cui approcciarsi ai fursuiters, per finire all’ormai celebre “regola 6-2-1” (il cui nome non è assolutamente ispirato a un noto portale web furry 😉).
Gradevole da seguire, è stata un’occasione per farsi qualche risata in compagnia e rinfrescare la memoria anche ai veterani.

Il "gesture drawing"

Alzi la mano chi non ha la più pallida idea di ciò che ho appena scritto! Sono convinto di non essere stato l’unico ad averne ignorato il significato prima di questo panel 😛
Partiamo quindi svelando l’arcano: il gesture drawing è una pratica di riscaldamento molto utilizzata dagli animatori, in cui si cerca di abbozzare sketch di un soggetto in varie pose, tentando di catturarne l’essenza e il dinamismo. In questo esercizio si tende spesso ad utilizzare anche oggetti inanimati come modelli, ai quali si tenta di dare vita associando loro pose dinamiche tipiche di soggetti viventi.
Dopo una breve ma efficace spiegazione teorica da parte di DayDream_OS, si passa alla pratica! Joey e Tyto sono infatti stati i modelli di riferimento per tutti i disegnatori presenti al panel, che si sono messi in gioco per rappresentare su carta linea d’azione e anatomia in differenti pose dinamiche.
Non si smette mai di imparare, e grazie a questo interessante panel posso dire di aver scoperto qualcosa di nuovo sul mondo dell’animazione e dell’arte in generale!

Il Centro fauna selvatica Il Pettirosso

Altra graditissima novità di quest’anno a Furizon è sicuramente stata la charity. Caratteristica tipica delle convention più grandi, si tratta di eventi e merchandise finalizzati a raccogliere fondi per le più disparate cause, nella maggior parte dei casi focalizzate a sostenere attività, enti e strutture dedite ad assistere animali sia domestici che selvatici.
Nello specifico, quest’anno il protagonista in tal senso è stato il “Centro fauna selvatica Il pettirosso” di Modena: si tratta di un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) adibito alla riabilitazione di animali selvatici feriti, allo scopo di immetterli nuovamente nel loro habitat naturale dal quale sono stati prelevati per soccorrerli. A spiegarci meglio il funzionamento della struttura è stato proprio il suo stesso fondatore, Pier Francesco Milani, durante una videochiamata in diretta dalla sede principale in cui si è gentilmente offerto per rispondere ad ogni nostra domanda e curiosità.
Avendo studiato scienze naturali all’università ed essendo innamorato di tutto ciò che riguarda l’ambiente, l’ecosistema e la fauna selvatica, non ho potuto fare a meno di apprezzare enormemente questa iniziativa! Chiunque abbia desiderato farlo, ha potuto contribuire alla causa acquistando prodotti specifici presso il dealers den, oppure effettuando donazioni spontanee alla reception di Furizon. E, già che ci sono, colgo l’opportunità anche per invitarvi a visitare il sito del centro, dove potrete trovare tutte le informazioni relative alle loro attività.

Performing and spotting

Primo e unico panel tenuto interamente in inglese (gli amici dall’estero ringraziano!) da Joey, tutto dedicato al mondo del fursuiting e a ciò che gravita attorno ad esso. Interagire con i fursuiters può sembrare estremamente scontato e banale, ma ci sono tante piccole cose da ricordare quando ci si avvicina a loro: prima fra tutte che all’interno c’è una persona con un campo visivo molto ridotto, udito e tatto limitati, e che deve fare i conti con il calore generato dal pelo sintetico. C’è anche un’altra figura che si tende spesso a dimenticare, ma che diventa di fondamentale importanza soprattutto quando si pratica fursuiting all’esterno delle relative aree attrezzate (ad esempio, per strada)… lo spotter!
Parliamo di chi si impegna nel fornire supporto ai fursuiters in differenti occasioni, dando loro una zampa a dissetarsi quando ne hanno bisogno e avvertendoli degli innumerevoli pericoli sempre in agguato, a causa della ridotta percezione di ciò che accade attorno. Anche aiutare gli estranei ad approcciarsi correttamente a loro è un compito molto importante per chi si ritrova a ricoprire il ruolo di spotter, e avendolo più volte sperimentato sulla propria pelle posso garantire che non è sempre così semplice (soprattutto quando si parla di bambini :P).
Un’interessante infarinatura su tutto ciò che riguarda questo mondo, condita da tante informazioni utili e qualche divertente gag durante gli esempi pratici con i nostri amici fursuiters.

Patreon: come farsi strada e farsi conoscere su Internet

C’è stato anche un altro panel che è riuscito nell’intento di chiamare tutti gli artisti e i curiosi a raccolta! Stavolta Arven e DayDream_OS ci hanno parlato di Patreon, una delle piattaforme più popolari tra i content creators, artisti inclusi ovviamente. Il sito permette di abbonarsi mensilmente con differenti “tiers” (livelli) ai profili dei propri creators preferiti, scegliendo di supportarli economicamente con la cifra che desideriamo e ricevendo rewards differenti in base al livello scelto. Questo meccanismo consente di mettersi in gioco sul mercato e pubblicizzarsi in una quantità di modi potenzialmente infinita, ma districarsi in questa sorta di giungla virtuale non è sempre semplice… ed è proprio qui che le nostre due artiste sono intervenute, regalandoci preziosi consigli su come muoversi all’interno di questo ambiente.
Dopo una dettagliata spiegazione sul funzionamento di Patreon e i social più in voga in ambito artistico, Arven ci ha deliziato con la sua tavoletta grafica, sketchando in diretta e mostrandoci l’uso del suo set di pennelli su Photoshop… set che ha gentilmente deciso di condividere con chiunque fosse interessato: un enorme grazie da parte di tutti i partecipanti al panel!

E dopo avervi parlato di quest’ultimo panel, ci avviciniamo sempre di più al termine di questo lungo viaggio: congratulazioni a chiunque abbia avuto il coraggio di spingersi fino a questo punto! Ripercorrere insieme le esperienze vissute all’ultima edizione di questa serie di eventi è stato davvero stimolante e, nonostante sia passato poco più di un mese, tutto ciò ha già fatto riaffiorare fantastici ricordi nella mia mente.
Da quando sono entrato nella redazione di questo progetto, la mia voglia di raccontare e conservare qui avventure come queste non è mai diminuita nemmeno di un briciolo. Ho pensato a questo articolo come un’opportunità per chiunque non abbia avuto modo di venire a Furizon, così da permettere a tutti di mettersi nei miei panni e trasmettere almeno in parte ciò che ho vissuto. Se invece avete partecipato e vi ritrovate a leggere questo articolo, beh, spero che siate riusciti a rivivere anche voi, come è stato per me mentre scrivevo, questi momenti indimenticabili.

Tutto ha una fine, anche le cose più belle, e quando si parla di convention la parola “fine” è sempre accompagnata dai ringraziamenti! I primi vanno senza ombra di dubbio allo staff di Furizon e del Park Hotel Sacro Cuore: consentire a oltre 130 furries di ritrovarsi per cinque giorni sotto lo stesso tetto è stata a tutti gli effetti un’impresa, soprattutto nella community italiana. A proposito di partecipanti… un gigantesco grazie va assolutamente anche a tutti loro, senza i quali l’evento stesso non sarebbe stato possibile: grazie per essere stati così tanti e per aver reso speciale ogni secondo passato a Furizon ❤️

E infine, un ringraziamento anche ai nostri followers e lettori, che ci seguono con entusiasmo e non mancano mai di farci sentire il loro supporto, soprattutto sui social e sul gruppo Telegram di FurryDen!
Siamo davvero arrivati alla fine, a questo punto non mi rimane altro che salutarvi e sperare di rivedervi al prossimo appuntamento qui sul sito!

Un saluto dal vostro leggy viaggiatore!

 

– Degron

Foto di gruppo di Furizon Riots, scattata da Drachetto