Lackadaisy

Breve recensione del popolare webcomic ideato da Tracy J. Butler.

Il Lackadaisy è un locale.
Situato sopra una rete di gallerie con unico accesso il cafè, fa parte di una serie di locali che contrabbandano alcolici durante l’età del proibizionismo degli anni ’20 a St. Louis. Per accedere alla parte ‘privata’ del locale bisogna mostrare una spilla che ha la forma di uno dei semi delle carte da gioco francesi.
E qui si svolge la storia riguardante la proprietaria e il locale Lackadaisy dopo la morte prematura (assassinio) del marito e originale proprietario.

L’artista di questo webcomic si chiama Tracy J. Butler e ha avuto la brillante idea di raccontare una storia, sia attuale dato che si parla di proibizionismo e contrabbando di alcol, sia umoristica in un certo senso e dai toni da commedia con una punta di noir e mistero. Lo stile utilizzato è molto dettagliato ed elegante, ricorda molto i film animati a mano della Walt Disney e di Don Bluth. Le strisce sono consapevolmente colorate in toni seppia, in modo da dare al lettore l’impressione che la storia venga fuori direttamente da delle foto degli anni 1920, nonostante verso la fine siano stati utilizzati colori un po’ diversi e meno piatti, mantenendo però uno stile old e vintage.

Il fumetto, lanciato come webcomic il 19 luglio 2006 ha avuto pubblicazioni irregolari con 23 pagine nel 2006, 25 nel 2007 e a pubblicazione trimestrale fino al 2012. Ha vinto molti premi come il Web Cartoonists’ Choice Awards e la nomina per il Eisner Award per ‘Best Digital Comic’, mentre nel 2008 è stata fatta la prima copia fisica del volume con in fondo alla storia anche delle ministrisce da una pagina che raccontano e approfondiscono i personaggi della serie con sketch comici.

– Kiba